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#biodì: la frutta secca
Quante cose sapete sulla frutta secca? In questo #biodì ve ne raccontiamo alcune.
La frutta secca a guscio (come noci, mandorle, nocciole, …) ha un elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, tra cui acido linoleico (Omega 6) e acido alfa-linolenico (Omega 3). Il nostro organismo non è in grado di produrre questi grassi essenziali (Omega 6 e Omega 3), per questo motivo è necessario introdurli nell'alimentazione. Contiene anche vitamine B ed E, sali minerali (come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio) e proteine. Una porzione media giornaliera di frutta secca deve essere di circa 30 grammi (ad esempio 7-8 noci, 15-20 mandorle/ nocciole, 3 cucchiai rasi di arachidi, ecc) e deve essere inserita all'interno di una dieta giornaliera varia ed equilibrata.
6 CURIOSITÀ SULLA FRUTTA SECCA
Le arachidi crescono sotto terra, come se fossero dei tuberi.
Nell'Antica Roma si usava offrire una pianta di nocciole, la Corylus avellana, per portare felicità.
La parola “mandorla” proviene dal latino “Amygdalus”, voce probabilmente di origine semitica, che alcuni studiosi ritengono essere il nome frigio della greca Cibale, che significherebbe la grande madre. Si narra, infatti, che il mandorlo nacque dal sangue di questa dea, personificante la terra che produce.
Il succo del falso frutto degli anacardi, se esposto all'aria, diventa nero e viene utilizzato come inchiosto.
La pianta di Macadamia è molto longeva: può sopravvivere anche più di un secolo.
Il noce è un albero solitario: ai suoi piedi non crescono né germogli né erbe perché le foglie contengono lo juglone, una sostanza tossica che, rilasciata nel terreno dalle foglie cadute, rende il suolo inabitabile per le altre piante.